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L'avvocato Francesco Di Niola vi assisterà anche con l'ausilio di numerose ulteriori figure professionali quali mediatori familiari, assistenti sociali, psicologi e qualunque altra figura professionale necessari. Lo studio di avvocati opera principalmente c/o il Tribunale di Napoli, Tribunale di Napoli Nord (di Aversa), Tribunale di Santa Maria Capua Vetere e Tribunale di Salerno. Tutti i professionisti sopra citati sono di comprovata esperienza e Partners dello studio.
Il mobbing, termine che deriva dall'inglese to mob, attaccare, consiste in comportamenti di persecuzione emarginatrice o svalutante nei confronti della vittima prescelta. È un fenomeno di violenza prevalentemente, ma, non esclusivamente psicologica caratterizzato da sopraffazione e accanimento nei confronti della vittima di atti di dominio, svalutazione o estromissione dal gruppo di appartenenza sia esso lavorativo, sociale, familiare. Le ragioni della persecuzione possono essere di genere, razziali, religiose, politiche. Il mobbing non è un problema del singolo individuo che lo subisce, ma è un fenomeno che arreca pregiudizio alla qualità della vita di relazione ed al benessere non solo psicofisico, ma, anche economico del tessuto sociale, danneggiato dai disservizi e dallo spreco delle risorse pubbliche che il mobbing produce, sia per i costi che il servizio sanitario dovrà sostenere per trattamenti terapeutici, farmacologici, ricoveri della vittima, sia per l'incremento delle spese causate dagli oneri previdenziali ed assistenziali, assenze per malattia, pensionamenti anticipati, invalidità, mobilità che ne derivano, a carico della collettività.
Il mobbing, se commesso sul lavoro, è considerato dall'INAIL possibile causa di malattia professionale indennizzabile. Il mobbing si manifesta con piccoli, ricorrenti soprusi apparentemente insignificanti, ma, progressivi, se raccolti, soppesati e provati, sono elementi che possono evidenziare il disegno del mobber.
I comportamenti svalutanti, lo svuotamento progressivo del ruolo, l'isolamento dagli altri componenti del gruppo di appartenenza, le ironie denigratorie, gli atti discriminatori, i rimproveri iracondi e non propositivi ne sono alcuni degli aspetti più comuni. Tali comportamenti possono avvenire sul lavoro, a scuola, in familiari e provocano violenza psicologica e sindrome da burnout.
I 4 consigli utili:
1. Scegli un legale con sede nel circondario del Tribunale dove deve essere depositata l'istanza;
2. Verifica che tu sia in possesso di tutta la documentazione occorrente;
3. Richiedi la consulenza;
4. Verifica preventivamente se la tua richiesta può essere accolta.
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